domenica 16 dicembre 2012

Rolando Toro: l'ideatore di Biodanza



Rolando Toro Araneda, creatore di Biodanza, è psicologo ed antropologo, poeta e pittore.

Nato in Cile nel 1924, è stato professore ordinario della cattedra di Psicologia dell’Arte e dell’ Espressione all’Istituto di Estetica della Pontificia Università del Cile e docente nel Centro di Studi di Antropologia Medica all’Università del Cile.
La Biodanza nasce da una sua riflessione sul nostro modo di vivere che lo porta a osservare come la nostra società, nonostante un maggior progresso tecnologico e scientifico, non riesce a indurre un maggior benessere psichico e fisico nell’uomo.
I suoi studi iniziano più di quarant’anni fa ed indagano nei vari campi del sapere: filosofia, medicina, etologia, antropologia, psicologia e arte.
Durante un congresso di medicina, egli rimane colpito dalle teorie innovatrici del medico Francisco Hoffman secondo il quale le difficoltà affettive dell’uomo sono la base emozionale della malattia.

Comincia a cercare un nuovo modo per curare le malattie.
Prova varie strade tutte legate all’espressività: pittura, teatro e poi approfondisce la musica e la danza....


Edward Bach: colui che ha scoperto i Fiori di Bach


Edward Bach nasce nel 24 settembre 1886 a Mosley un villaggio del Galles, in una famiglia borghese.Fin da piccolo si innamora della natura ed in grande sintonia con essa. A sei anni decide di fare il medico e nel 1912 si laurea all’università di Birminghan e poi a Londra. Comincia la professione e i pazienti aumentano ma egli si sente sempre più insoddisfatto dei risultati delle sue cure. È soprattutto insoddisfatto di come la medicina che gli è stata insegnata presti troppa poca attenzione allo studio della personalità degli ammalati, concentrando tutto sul corpo fisico.  
La medicina tradizionale non lo soddisfa perché cura il sintomo e non il malato. 
Tanto più che nota (e questo sarà fondamentale in seguito) come una stessa terapia non sempre cura gli stessi sintomi in ogni paziente; anzi, in una stessa sintomatologia dando lo stesso rimedio, si hanno molti tipi di reazioni diverse. D'altra parte osserva come pazienti con carattere e personalità simile spesso reagiscono allo stesso modo. Insomma la personalità individuale è di gran lunga più importante dei sintomi fisici per la cura della malattia. Si rende conto anche che nei suoi colleghi manca l’attenzione profonda verso i pazienti, la loro personalità, le loro emozioni.



Tutto ciò lo spinge a cercare altri metodi di cura e si avvicina alla Scuola Immunologica; diviene assistente batteriologo nell'Univer-sity College Hospital ove ottiene brillanti risultati di ricerca scientifica .
Ma la sua visione del rapporto medico-malato-malattia lo fa approdare all'omeopatia. Nel 1919 entra nel London Homoeopathic Hospital. Anche alla grande Scuola Hahnemanniana Bach dà un suo importante contributo personale.
Interpretando i suoi lavori di ricerca di batteriologia in chiave omeopatica introduce 7 nuovi importanti nosodi. In sostanza classifica i numerosi batteri intestinali in gruppi a seconda della loro azione fermentativa; ricava cosi sette gruppi di Nosodi conosciuti come i “Nosodi di Bach”.
Nel 1917 gli viene diagnosticato un tumore e tre mesi di vita.Dopo un primo disorientamento…